![]() | ![]() |
CONCORSO INTERNAZIONALE PER GIOVANI VIOLINISTI, PIANISTI E GRUPPI DA CAMERA
6 - 8 dicembre 2013, Pirano
Regolamento
Premi
Giuria dell concorso
Pezzi d'obbligo
L'ordine dei concorrenti
Risultati del concorso
Concerti
Messaggi
Contatto
Possibilità di alloggio
Vostra opinione
Supporto
Organizzazione
Giuseppe Tartini
Informazioni su Pirano
Dichiarazione Privacy
Archivio
Accompagnatore ufficiale
dell concorso: Luca Ferrini
Giuseppe Tartini, Pirano, 8 aprile 1692 – Padova, 26 febbraio 1770, virtuoso del violino, compositore, teorico e insegnante della musica di fama mondiale, è sicuramente il personaggio più importante di Pirano. È nato in una famiglia benestante di Pirano, al padre Giovanni Antonio Tartini, che da Firenze venne a Pirano, e alla madre natia della città, Caterina Zangrando di Pietro, come il quarto dei sei figli. L' 8 aprile 1692 fu battezzato nel battistero S. Giovanni Battista, nella chiesa parrocchiale di S Giorgio e questo giorno fu poi considerato la sua data di nascita. Imparò a scrivere dai monaci di Piarano, a dodici anni continuò la sua istruzione al Collegio dei nobili a Capodistria, dove negli anni 1704-1707 apprese una vasta cultura umanistica e dove studiò violino ed apprese l'arte del fioretto. Nel 1708 si iscrisse all'Università di Padova e all'inizio del 1709 ricevette il permesso di poter portare l'abito sacerdotale.
Subito dopo il suo arrivo a Padova, Tartini conobbe Elisabetta Premazore. Probabilmente sua allieva di violino, della quale si innamorò. Appena diciottenne, nel 1710, si sposò e nello stesso anno, per motivi ignoti, gli morì il padre a Pirano. Cosciente della sua sorte legata alla musica Giuseppe decise di andare dal musicista Giovanni Torre, suo zio materno, nel monastero dei padri francescani di Assisi. Torre accolse Tartini a braccia aperte e grazie a lui il giovane violinista ebbe la possibilità di apprendere un'adeguata cultura musicale oltre ad avere un appoggio morale. Notte e giorno si dedicò alla musica e allo studio del violino. Una fortunata coincidenza fu anche la presenza del padre Bohuslav Černohorský, di nazionalità Ceca, con il quale studiò contrappunto, composizione, con il quale suonava il violino e l'organo, ricevendo così una vasta cultura musicale. Nel 1713, quando padre Giovanni Torre morì, Giuseppe Tartini, scrisse la sua sonata più famosa Il trillo del diavolo, per la quale, si dice, ricevette l'ispirazione in sogno. In una cella di isolamento del monastero, pare gli si mostrò in sogno il diavolo in persona, offrendosi come suo servitore che adempierà tutte le sue volontà. Tartini lo costrinse a suonare in modo diabolico il violino. Sotto l'influenza di questo sogno, pare sia poi nata la sonata, che però, al compositore, non sembrò così bella come quella che gli suono il diavolo in sogno. Per questo motivo, in un momento di folle rabbia, distrusse il violino. Questo sogno lo raccontò al astronomo J. J. de Lalandu nel 1765 a Padova. Laland pubblicò la storia e così diventò di dominio comune.
A Pirano, oltre che con la illustrazione del Trilllo del diavolo, grafica di James Marshall, del 19° secolo, possiamo vantarci anche con il violino di Tartini. Il violino, costruito da Nicolò Amati di Bologna, si trova nella piccola raccolta – nella Camera di Giuseppe Tartini, nella sua casa natale, ed è sicuramente l'oggetto più prezioso che si trova nel museo. Forse è proprio su questo violino che Giuseppe Tartini suonò per la prima volta la sonata Il Trillo del diavolo. È stato lui stesso, in un impeto di ira, a danneggiare la parte anteriore del violino, che fu poi cambiata?! A risolvere questo mistero saranno gli studi sullo storico strumento che sta portando avanti Bruce Carlson, liutaio di fama mondiale di Cremona. Il violino di Tartini, uno strumento storico prezioso e di alta qualità, ogni tanto viene suonato da importanti musicisti di fama internazionale, che visitano Pirano e con questo violino rivivono gli affetti e i sentimenti, nonché la forza e l'energia creativa del »primo violinista d' Europa«, come J. J. de Lalande definì Tartini. Lo studio sulla vita di Tartini e sul suo operato, sulla sua arte e dei suoi traguardi nell'arte della composizione, teoria e pedagogia musicale, filosofia, teologia, matematica e fisica, non ha limiti. La presentazione e la divulgazione della sua grande genialità negli ambiti culturali quali: simposi, mostre, concerti, concorsi, così nella sua città natale che all'estero sono sempre più numerose. Violinisti, gruppi da camera, orchestre e cori interpretano la sua musica a numerosi incontri, dove studiosi presentano le loro scoperte sulla sua vita e la sua arte.
Allora sia anche questo concorso nella casa natia di Tartini l'occasione di ricordare il 300° anniversario del suo „Trillo del diavolo“ - sonata per violino e basso continuo (b. c.), B.g5 in sol minore, una delle composizione tra circa 175 sonate per violino e b. c., 10 sonate per violino solo, alcune sonate per due violini e b. c., 26 Piccole sonate e 140 concerti per violino e 20 composizioni sacre corali. Buona fortuna e siete i benvenuti nella Camera del ricordo di Giuseppe Tartini, nella sua casa natia! Duška Žitko, consigliere del museo Pomorski muzej – Museo del mare Piran-Pirano